Adotta una pecora e gli altri. Se l’Abruzzo va in “mondovisione”
L’estate del 2015, dopo qualche anno di magra, verrà ricordata dagli imprenditori del turismo abruzzese come una delle più soddisfacenti a livello di presenze. Merito del caldo anomalo, certo, ma anche di una certa, e nuova, qualità nel proporsi del nostro territorio sia attraverso i canali di comunicazione istituzionali che mediante le singole iniziative di privati o associazioni.
L’Abruzzo in effetti sembra vivere una nuova fase, fatta di interesse degli abruzzesi stessi nella promozione e di attenzione della stampa e del web nazionale che sempre più spesso dedicano approfondimenti alle eccellenze del territorio. Lo splendido mix di natura, storia, oasi protette e paesaggi mozzafiato che la nostra regione sa offrire, è così sempre più presente tra gli itinerari di siti dedicati ai viaggi come Zingarate o Skyscanner, ma anche sui giornali e le riviste, ultimo in ordine di tempo «Internazionale», che ha appena dedicato un reportage a tre diverse iniziative per il recupero dei “paesi abbandonati”, a partire ovviamente da Santo Stefano di Sessanio.
Non solo arrosticini
E però, a dirla tutta, girando sul web e frequentando diverse pagine di promozione del territorio non si può far a meno di notare come troppo spesso l’immagine dell’Abruzzo venga proposta semplicemente in accoppiata ai famosi arrosticini. Nulla di male, ovvio. Le specialità culinarie sono al centro dell’interesse da sempre sul web, ma non è difficile accorgersi di come ultimamente ci si stia concentrando, soprattutto sui social, a una sovraesposizione delle Rostelle (Lo ha fatto perfino Selvaggia Lucarelli) come elemento caratterizzante di una regione che non ha certamente solo questo da offrire.
Tanto di cappello a chi riesce a proporre l’argomento in maniera ironica e divertente (penso ad esempio alla pagina Facebook di Abbruzzo di Morris, sempre pronta a suscitare risate sfruttando le nostre “debolezze” in materia di sport e rivalità tra le diverse città abruzzesi), ma dal punto di vista “culinario” è forse il caso di lodare il lavoro che stanno svolgendo da qualche tempo a questa parte due ottimi siti che uniscono territorio e specialità a tavola: Taste from Abruzzo e L’Abruzzo è servito, in grado di non limitarsi solo a presentazioni di piatti e prelibatezze varie, ma di approfondire il tema del gusto all’interno di un contesto più ampio fatto di storie umane e tradizioni.
Adotta una pecora
E tornando all’interesse della stampa nazionale per la regione, è il caso di rilanciare anche in questo spazio il video di una delle ultime puntate di Geo & Geo, che ha visto protagonista nello studio di Rai Tre Nunzio Marcelli, pastore di Anversa degli Abruzzi. Marcelli è la dimostrazione, appunto, di come l’Abruzzo sappia stupire anche attraverso la propria storia. Una storia fatta di pastori e transumanze. E di paesi di montagna, che sempre più vivono lo spopolamento.
Da qui l’idea di Nunzio: tornare nel piccolo borgo natio per dedicarsi alla vecchia pratica della pastorizia, un modo per tramandare idee e insegnamenti ma anche per tornare a un mondo più etico. Ripopolare le montagne circostanti di pecore è infatti anche un modo per salvaguardare il terreno e proteggere il mercato dall’invasione di prodotti animali di dubbia provenienza; è così che nasce l’iniziativa Adotta una pecora, modalità di finanziamento che permette ai singoli di disporre dei formaggi e della lana prodotta anche vivendo lontani e a Nunzio di realizzare il sogno di ripopolamento di cui è promotore.
E ora in mostra a New York
Last but non least in questo post riassuntivo sulle eccellenze comunicative d’Abruzzo l’iniziativa che vedrà protagonista la nostra regione, per una volta riunita al Molise, a New York. L’occasione sarà la mostra “Abruzzo & Molise – Yesterday and today” in programma nella Grande Mela dal prossimo 8 ottobre al 20 novembre presso il Westchester Italian Culture Center. A “rappresentare” la nostra regione ci penserà Paesaggi d’Abruzzo, la prima realtà regionale a credere alla potenza delle immagini come forma di promozione del territorio già da qualche anno a questa parte. Merito dunque al fondatore Alessandro Di Nisio e a tutta la community di Paesaggi d’Abruzzo, che oggi però possono finalmente contare su una “concorrenza” agguerrita e divertita, professionale o amatoriale che sia, che non può far altro che bene all’Abruzzo. Sul web e nella vita reale.
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Gianluca Salustri
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