Qualche riga d'Abruzzo office

Buon anniversario Qualche riga d’Abruzzo

Nel week end appena trascorso il blog di Qualche riga d’Abruzzo ha compiuto 2 anni. 730 giorni passati insieme a voi miei cari lettori a raccontare l’Abruzzo, con l’idea che questa regione abbia tanti tesori e troppe storie ancora nascosti da far (ri)scoprire anche agli stessi cittadini che la abitano.

Chi segue il blog dagli inizi sa quanto mi interessi una visione alternativa a quella di massa. Per questo motivo nei due anni trascorsi insieme avete letto poco di temi che pure farebbero facilmente breccia sui social – quelli, per intenderci, che puntano a tante condivisioni e al click baiting non lasciando poi niente di interessante al lettore. Su queste pagine ho preferito invece continuare a percorrere una strada fatta di temi che reputo interessanti per me e per chi mi legge, evitando di trattare solo di arrosticini come simbolo quasi incontrastato della cucina, e della goliardia, abruzzese e tanto di itinerari raccontati dai libri o dalle pagine social d’Abruzzo. Un modo per ribadire che qualità e originalità, secondo il mio modesto parere, vanno sempre messe al centro, evitando come la peste la brutta pratica del copia e in colla, piaga del web 2.0 di cui anche Qualche riga d’Abruzzo continua ad essere vittima. (Vedere per credere il sito IloveAbruzzo.net, che campa sulle pubblicità rubando articoli da tutti gli altri siti abruzzesi. Scusate ma questo sassolino dovevo togliermelo proprio).

Di ricette e liquori abruzzesi

Le brutte pratiche del web, ovviamente, non hanno mai destato il mio interesse. Così, invece di copiare ricette della tradizione sparse qua e là ho preferito far parlare le food blogger abruzzesi, che di piatti abruzzesi se ne occupano tutti i giorni, e concentrarmi piuttosto sulle belle pratiche della tradizione, come quando mi sono divertito a tener traccia di quel fantastico rituale che è la preparazione della salsa di pomodoro fatta in casa da mia madre, così come da tutte le signore abruzzesi che amano la qualità. Sono più esperto, questo sì, dei temi alcolici, e se già in occasione del primo anniversario del blog avevo intuito di come questi siano tra i più apprezzati dal lettore virtuale abruzzese, ne ho avuto ulteriore conferma anche quest’anno, visto che gli articoli più letti in assoluto degli ultimi mesi sono stati quelli relativi ai consigli sui 5 liquori abruzzesi da bere prima di andare a dormire e alla storia della vecchia e ormai scomparsa Birra d’Abruzzo.

Del web e di nuove collaborazioni

È forse superfluo dire di come questi due anni sono serviti anche a una consapevolezza maggiore dello strumento che ho in mano. La gestione dello spazio web di Qualche riga d’Abruzzo, non l’ho mai nascosto, vuole essere anche un biglietto da visita, una sorta di curriculum vitae online per allargare i temi di mio interesse ma anche le possibili collaborazioni, così come è stato con il Festival delle Letterature di Pescara o con gli amici che mi hanno chiesto una mano per la creazione del proprio blog (vedi Domenico Paris). Da qui allora si riparte verso il terzo anno, con la consapevolezza che altre belle collaborazioni possano nascere e con tanti nuovi amici incontrati per strada: uno su tutti il Gotico Abruzzese, e cioè quello che ritengo ad oggi il blog più interessante dell’intera regione.

E voi lettori di Qualche riga d’Abruzzo?

Due anni di analisi dei dati, inoltre, son serviti anche a capire come voi lettori vi sentite o meno a vostro agio su questo spazio web. Per questo nell’ultimo mese ho deciso di apportare qualche piccola modifica alla struttura; partendo dalla facciata ovviamente, con una nuova home page che servirà da benvenuto per i nuovi arrivati e che consiglia il percorso giusto di lettura a chiunque abbia voglia di approfondire un determinato argomento trattato su queste pagine virtuali. Altre novità arriveranno più in là e sul futuro di Qualche riga d’Abruzzo tanto ci sarebbe ancora da dire e da sperare. Il blog per ora continua a vivere di tempo libero quando ce n’è, e di ore rubate ad altre pratiche quotidiane, ma ha l’idea di continuare a essere sempre più presente tra le vostre letture. Per ora, come progetto parallelo, c’è un libro in uscita nel 2017 sui minatori di Capistrello di cui presto vi dirò di più. Nel frattempo però rimane l’idea che ogni vostro consiglio sarà il benvenuto. E allora se avete qualcosa da suggerirmi o idee e progetti che secondo voi varrebbe la pena di raccontare fatelo sapere nei commenti o scrivetemi a info[at]qualcheriga.it. Sarà bello discuterne insieme!

 

Gianluca Salustri

Gianluca Salustri

Abruzzese forte e gentile. Redattore e curatore di contenuti con penna e tastiera. Dal 2006 nel mondo dell'editoria e della comunicazione. Il profilo completo lo trovi in bio.
Gianluca Salustri
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