Cammino dell’accoglienza. La Valle Roveto apre le porte
La memoria storica viene raccontata sempre di più attraverso nuove forme. Sono forme che tengono conto del territorio in cui si sono svolti i fatti e che lo rimettono al centro dell’attenzione attraverso quel tanto declamato “turismo esperienziale” che consente agli avventori di rivivere vicende, e scenari, finora sconosciuti.
Così, se in passato questo blog si è già interessato a raccontare le esperienze della Transiberiana d’Italia o del Sentiero della Libertà, oggi tocca al più piccolo (ma solo di età) Cammino dell’accoglienza, in programma dal 31 maggio al 2 giugno nella Valle Roveto. La manifestazione è solo alla sua seconda edizione, ma ha già fatto parlare molto bene di sé lo scorso anno e si ripresenta oggi con una formula nuova per abbracciare una zona ancora più ampia. L’edizione 2015 sarà infatti contrassegnata da un doppio sentiero, uno in partenza da Avezzano e uno che muoverà da Sora con destinazione finale, per entrambi, Grancia di Morino.
La scelta di “sdoppiare” il percorso rispetto all’anno scorso tiene conto del centenario del Terremoto di Avezzano, e vuole così costruire un ponte ideale tra le due città, Avezzano e Sora appunto, che pagarono il prezzo più alto di quella tragedia. Il ricordo del sisma del 1915 va così ad aggiungersi a un percorso storico già di per sé pieno di spunti, in un territorio che ha rappresentato, durante la seconda guerra mondiale, una delle principali vie di risalita dei tedeschi dal sud Italia, e che allo stesso tempo riuscì a dimostrare l’immenso altruismo delle popolazioni locali che con grande spirito di sacrificio accolsero centinaia di prigionieri alleati.
Gli obiettivi del Cammino dell’accoglienza
Gli obiettivi dell’organizzazione, sotto questo punto di vista, sono ben chiari, e si sviluppano dal contributo alla conoscenza della nostra storia recente alla rievocazione dei simboli della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale ad Avezzano, Luco dei Marsi e nella Valle Roveto; dalla creazione di uno strumento utile a una riflessione corale sull’attuale significato del termine “accoglienza” alla valorizzazione sotto gli aspetti turistico e culturale dell’intera Valle Roveto. L’associazione culturale Cammino dell’Accoglienza, in collaborazione con L’ANPI Marsica, l’Associazione Culturale Il Liri, il CAI Avezzano, Valle Roveto e Sora, i Comuni e le Associazioni del territorio, punta così rimettere al centro del dibattito pubblico temi e spunti di riflessioni per ridare valore a luoghi che hanno tanto da raccontare ma che soffrono ancora della poca lungimiranza nella loro valorizzazione.
È vero infatti che la Valle Roveto rappresenta una delle aree dell’Abruzzo interno meno conosciute nonostante non abbia nulla da invidiare al resto della regione. Ed è bene, molto bene dunque, che la valorizzazione delle sue bellezze naturalistiche, dei suoi prodotti tipici e della sua storia passino ora anche attraverso il cammino e non più solo attraverso le frequenti “sagre della castagna” autunnali, in cui seppur con numeri di presenze da capogiro, rimane la sensazione di un turismo “mordi e fuggi” che poco lascia al territorio in termini di conoscenza e di (in)formazione sulle persone, i luoghi, la storia.
A chi sarà presente, dunque, buon cammino. E, soprattutto, buona accoglienza.
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Gianluca Salustri
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