Cara moglie, il film sulle lettere dei migranti abruzzesi
Cara moglie è un film realizzato da Silvano Console per l’Editrice Filef a metà tra la fiction e il documentario che ripercorre la storia, e le storie, dei migranti abruzzesi che per oltre mezzo secolo hanno scelto la via delle americhe e dei paesi del Nord Europa.
Il documentario prende spunto dal libro “Cara moglia. Storie e lettere a casa di emigranti abruzzesi” in cui lo storico del folkore abruzzese Emiliano Giancristofaro ha raccolto cento lettere inviate dai migranti abruzzesi del secolo scorso.
Uno sguardo dal di dentro dell’emigrazione abruzzese. Un aspetto forse poco considerato rispetto a numeri che parlano di interi borghi svuotati dalle grandi onde migratorie del secolo scorso. In molti altri casi, però, i paesi rimanevano invece abitati solo da anziani, bambini e donne. E proprio a quest’ultime, che nei testi di sociologia sono diventate presto “vedove bianche”, venivano inviate le lettere che Giancristofaro ha raccolto nel suo testo.
L’errore del titolo del libro è ovviamente voluto, a testimoniare un basso grado di scolarizzazione tra i nostri antenati all’estero, ciononostante queste lettere valgono più di ogni laurea ad honoris causa, e rappresentano tutti gli sforzi di un’intera generazione che a un prezzo decisamente salato ha contribuito, a modo suo, alla rinascita di un’intera regione dalle ceneri dei conflitti mondiali.
Informazioni più dettagliate sui libro Cara moglia le potete trovare sul sito della Rivista Abruzzese, intanto da questa pagina vi si augura buona visione!
Gianluca Salustri
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