Te lo racconto io l’Abruzzo. I risultati del contest per storie brevi
Habemus vincitore!
Dopo le intere vacanze di Natale passate a leggere le storie arrivate per il contest Te lo racconto io l’Abruzzo è arrivato ora il momento di svelare quella che ha colpito di più la giuria di amici e lettori di Qualche riga d’Abruzzo.
Prima di farlo, però, lasciatemi ringraziare tutti i partecipanti che hanno deciso di mettersi in gioco prendendo spunto dalla nostra splendida regione per imprimere nero su bianco le proprie immaginazioni.
In queste settimane, insieme agli altri, ho letto di guerra, di mamme, di pastori, di emigrazione, di amore a volte corrisposto e a volte no, di piccoli paesi semi sconosciuti e di città in continuo cambiamento o in continua ricostruzione. Mi sono emozionato con i racconti di chi è arrivato a riscoprire le proprie origini da terre lontane o di chi casa sua ha dovuto lasciarla in questi anni che non si sa ancora dove ci stanno portando.
Emozioni forti regalatemi da chi si è stretto negli anni attorno al progetto di questo blog e ha deciso di partecipare anche se il montepremi, in fondo, era di quelli mini. Grazie dunque, in ordine rigoroso di consegna delle storie a tutti i partecipanti (Andreina Moretti, Giuseppe Mucciante, Luca Varrasi, Johnny Felice, Ilaria Paluzzi, Filippo Di Carlo, Antonino Tarquini, Claudia Flacone, Mirko Cipollone, Roberto Giuliani, Alessio Ludovici, Angelica Calabrese, Mira Carpineta, Piero Lucarelli, Lino Pasquarelli, Carlo D’Emidio, Genny Di Filippo, Fabrizio Fiorente).
E grazie anche a dei giurati speciali come Antonio Secondo di Gotico Abruzzese, Roberto Cipollone e Domenico Paris, che oltre che belle penne e belle teste, sono anche persone su cui contare.
Eccoci dunque con il vincitore e i primi classificati del contest per storie brevi “Te lo racconto io l’Abruzzo”.
Roberto Giuliani con “Tatà Carminucce”: 64 punti
Ilaria Paluzzi con “Lu Furashtir’”: 61 punti
Piero Lucarelli con “L’Orza”: 60 punti
Antonino Tarquini con “Una N” e Mira Carpineta con “Simo Vintuno”: 59 punti
Luca Varrasi con “Tressette con il morto” e Alessio Ludovici con “La città nuova”: 56 punti
In particolare, a nostro parere, il racconto di Roberto è riuscito meglio degli altri a conciliare ambientazioni, storia e scrittura in un mix ben congeniato, in cui i personaggi umani (e animali) ben si addicevano allo spirito del concorso e alle suggestioni che la terra d’Abruzzo e la sua storia sono in grado di regalare. A Roberto va quindi il primo premio di un buono di libri da spendere nella sua libreria di fiducia. A lui e anche a tutti gli altri invece i complimenti da parte di tutti i giurati, sperando di poter far leggere al più presto le loro storie su queste pagine o attraverso la pubblicazione digitale che verrà diffusa nei prossimi mesi.
Grazie ancora a tutti e viva l’Abruzzo da raccontare.
Gianluca Salustri
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