Food blogger abruzzesi. Passione, tradizione e inventiva
La settimana scorsa mi ha cercato una vecchia cara amica barra potenziale cliente. Mi ha detto che ha una passione smisurata per i fornelli e che vorrebbe diventare un’affermata food blogger di piatti abruzzesi. Ha già una lunga lista di ricette e dice di sapere che grazie ai blog si possono fare anche dei soldi con le pubblicità e che addirittura le grandi marche ti mandano prodotti a casa a gratis per farseli recensire. È persino disposta a pagare (ovviamente con un gran bello sconto) per farsi fare il blog!
“Bene”, mi sono detto. Non capita mica tutti i giorni che qualcuno ti chiami con le idee così chiare proponendoti un affare! Siccome però io sono uno che di fronte alle vie facili rimane sempre un po’ scettico, le ho proposto prima un piccolo questionario che si può riassumere più o meno in cinque “filoni di indagine”:
- Hai già pensato a un piano editoriale per il tuo blog?
- Su quali tipo di ricette punterai?
- Qual è il tratto distintivo rispetto alle altre migliaia di blog di cucina sul web?
- Cosa sai di SEO, parole chiave e ottimizzazione delle immagini?
- Quanto conosci oggi di Google Analytics, Insight di Facebook e tool per la pubblicazione sui social network?”
A questo punto (boccuccia mia statti zitta) mi è sembrato di capire che la mia cara vecchia amica barra potenziale cliente, diventasse sempre meno potenziale e siamo passati in pochi secondi alla fase “ma se mi ha detto mio cugino che non ci vuole niente a fare un blog di cucina!”
Ho insistito comunque, rimandando la mia cara vecchia amica sempre meno potenziale cliente a un nuovo incontro, in cui avrebbe dovuto riportarmi indietro il questionario riempito per bene, in modo da poter cominciare a lavorare al progetto con un’idea un po’ più articolata.
E però, per non farla lanciare nel vuoto senza paracadute e per farle capire da subito che avere un blog significa lavorare in modo quanto più possibile professionale, le ho aggiunto una lista di chi la propria finestra culinaria sul web la ha già aperta e sta investendo nel “mestiere” della food blogger tutta la propria passione.
Food blogger abruzzesi. Un tentativo di censimento
È una lista personalissima ovviamente. È fatta di persone che conosco o che seguo abitualmente sui social, ma che mi hanno stupito per come hanno trasformato la passione in progetti molto professionali o che semplicemente, per me, meritano di un’ulteriore pubblicità come stimolo a proseguire. Una lista fatta di tanti piatti tipici abruzzesi, molta tradizione, attenzione al territorio ma anche di inventiva e succulente sperimentazioni tra le quattro province d’Abruzzo.
Una lista per forza di cose incompleta, che però vorrei allargare anche grazie ai vostri suggerimenti, così se avete da proporre link a tema i commenti al post sono qui per questo. E così potremo stilare un elenco decisamente più esaustivo! Intanto io ho già in archivio questi:
Taste from Abruzzo. Dove il sapore incontra la natura
È il progetto che più colpisce per qualità di contenuti e modo di proporli. Si vede anche da sopra il Gran Sasso il lavoro di progettazione che c’è stato dietro e che la “redazione” è composta da persone che di esperienza ne hanno da vendere. Il sito lo trovate qui, mentre le donne che ci sono dietro potete conoscerle meglio sui rispettivi blog Fornelli di salvataggio e Essenza di vaniglia.
Abruzzo Nibbles. Assaggiare l’Abruzzo a piccoli morsi
Niva è l’ultima arrivata, ma sembra avere le idee già belle chiare. Basti leggere questo post, dove mette il suo racconto a disposizione di una delle più antiche tradizioni culinarie della regione, quella della “spartizione” del maiale. Abruzzo Nibbles sembra così avere proprio quel tratto distintivo di cui parlavo nel questionario. Per intenderci: meno ricette e più “racconti esperienziali” per raccontare la cucina regionale.
La cucina di Vincenzo
Si diceva del modo di presentare un blog. Bene, quello di Vincenzo, diciamocelo, non è il massimo a livello di impostazione del template, presentazione dei menu (quelli di wordpress, non della tavola) e cura grafica. Ecco perché sta nella lista. Per dirvi che non bastano i contenuti se volete avere successo, ma anche un’attenzione mirata al modo di presentarli. Però Vincenzo, oltre per il fatto che sia l’unico uomo in questa lista – ché la cucina poi non conosce discriminazioni di genere – è anche un abruzzese all’estero (perché la Lombardia è estero). E allora comunque va premiata l’intenzione, perché il bello di scrivere su un blog della propria regione, a volte, è anche un modo per sentirsi a casa!
Un’americana tra gli orsi
Mary in questa lista ci entra di diritto per il fatto di essere una mia concittadina nonché sorella di uno dei miei più cari amici. Di conseguenza ci ho ritrovato dentro diverse storie che conosco da un po’ e non potevo non tenerla in considerazione. In più però, l’americana tra gli orsi ha anche un’altra caratteristica che la distingue, quella di essere nata in America e di poter così condividere dal suo spazio ricette che sono espressione di due mondi quasi impossibili da far coesistere, eppure…
Mary, tra l’altro, è anche quella che mi ha aiutato a scoprire tante altre brave food blogger abruzzesi che ogni giorno diffondono il verbo. È proprio insieme a lei allora che abbiamo iniziato a stilare l’elenco che vi propongo oggi. Ci trovate i link ai rispettivi blog dai nomi belli e fantasiosi e che in più di un caso, ve ne accorgerete, sono concatenati fra loro a rappresentare anche un bel modo di fare rete.
Buona lettura. E buon appetito!
La bottega delle dolci tradizioni
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Gianluca Salustri
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