Monte-Velino-foto-di-Michele-Cipollone

Marsica bella me. Un itinerario attorno al Fucino e sotto il Velino

Nonostante da quasi sei anni gestisca un blog incentrato sull’Abruzzo credo di poter affermare senza rischio di smentita di non essere mai stato campanilista – né in questo periodo e né in passato – per la mia zona d’origine: la Marsica.

Lo sa, ad esempio, chi stazionava al mio fianco ai tempi – in realtà molto brevi – della curva; quando da Capistrello andavo a vedere l’Avezzano in Serie C e lasciavo sui gradoni buona parte delle mie corde vocali salvo poi rimanere in silenzio nel momento in cui dal megafono partiva il fatidico Marsi seme nù.

Stesso discorso vale per la sfida “indipendentista” della Marsica quasi tutta intera per staccarsi dalla provincia de L’Aquila, che mi ha sempre lasciato abbastanza indifferente (e anzi, per rimanere in tema calcistico, lo striscione esposto in quel derby del Dei Marsi dai NAM aquilani con su scritto “AZ rimarrà sempre e solo un dentrificio” lo ricordo come uno dei più riusciti sfottò che abbia mai visto in “carriera”). [edit: mi scrive Lorenzo dopo aver letto il post per ricordarmi che lui in quel derby c’era, e che gli ultras della nord non si fecero trovare affatto impreparati, rispondendo con uno striscione fatto al volo dall’eloquente: “Attenti ai denti”. Mitici.]

Per non parlare poi della retorica incentrata sul popolo Marso e su quel Nec sine marsis nec contra marsos triumphari posse (Non si può vincere né senza i Marsi né contro di essi), a cui certo va riconosciuto il valore storico ma non quello che cercano di intestarsi troppo spesso e volentieri certi politici nostrani citando a sproposito – magari davanti a un centro che dovrebbe accogliere migranti – l’antico proverbio romano.

Ma se è vero che questo periodo di pandemia globale ha consentito ai più di riconciliarsi con l’Italia e con i propri luoghi del cuore, anche per me l’estate 2020 ha significato il riavvicinamento a luoghi della Marsica più o meno conosciuti che da fuori sede per dieci mesi l’anno avevo per forza di cose dovuto metter da parte. Nel prosieguo di questo post troverete quindi un resoconto più o meno dettagliato di quello che ho fatto in quest’estate un po’ così; un modo per lasciare traccia sul web di itinerari e posti da scoprire nella Marsica, che magari leggendo vi vien voglia di andarci e allora avrò svolto anch’io il mio lavoro non pagato di influencer del turismo per la Regione come fanno gli Abruzzo Smart Ambassador.

Monti, valli e altipiani nella Marsica

Confinante con tre delle cinque province laziali, la Marsica supera il numero di centomila abitanti dislocati in un territorio molto esteso all’interno della stessa provincia dell’Aquila. Un territorio che, a parte il mare, ripropone molte delle caratteristiche che fanno grande l’Abruzzo a livello naturalistico, con altipiani, grandi montagne – la cima più alta è quella del Monte Velino a 2487 metri – e valli che scendono verso quote più basse come la Valle Roveto. Sulle guide della Marsica in circolazione troverete certamente evidenziati i nomi dei posti più conosciuti e frequentati: Tagliacozzo città d’arte, Celano con il suo castello, Ovindoli stazione sciistica capace di mantenere la sua vocazione turistica anche d’estate e Pescasseroli centro nevralgico del Parco Nazionale d’Abruzzo ecc.

Monte-Velino-foto-di-Michele-Cipollone

Il Monte Velino in una foto di Michele Cipollone

Visitare questi posti nelle settimane più calde dell’anno, e in pieno periodo in cui il distanziamento sociale è più che raccomandato, significava però andare a infilarsi in un vicolo cieco, così è stato gioco facile puntare su mete altrettanto caratteristiche ma meno affollate, in cui magari poter contare anche sull’effetto sorpresa.

Mamma, ho visto un orso!

Ecco, il mio effetto speciale di quest’anno è stato l’incontro con uno dei cuccioli di Amarena, quello splendido esemplare di orso marsicano che da qualche mese è diventata sua malgrado una star durante le incursioni in paese con quattro cuccioli al seguito. Ci siamo ritrovati il più piccolo dei quattro a bordo strada mentre stava saltellando per raggiungere gli altri e durante questo incontro ho capito finalmente cosa è lo stupore e l’emozione. Amarena e i suoi cuccioli in quei giorni “campeggiavano” tra San Sebastiano dei Marsi e Bisegna, porta del parco nazionale che si raggiunge arrivando da Pescina e passando per Ortona dei Marsi.

La meta della nostra gita in realtà era un’altra, e cioè il muro in cui uno dei più bravi muralisti che io conosca (ve l’ho mai detto che quando parlo di amici invece divento campanilista?) era impegnato in un omaggio al nuovo piccolo parco giochi in costruzione proprio a Bisegna, uno dei paesi meno abitati d’Abruzzo (poco più di duecento residenti). Un’altalena, uno scivolo e un dondolo a due che rappresentano un modo da parte dell’amministrazione comunale (che da queste parti fare politica è puro volontariato) per provare ad arginare con una piccola diga quel grande mare che rappresenta lo spopolamento dei borghi dell’Appennino interno.

A disegnare il murale è stato quindi chiamato Andrea “Alleg” Parente. Il suo disegno, finito, lo potete trovare in foto qui sotto. Il suo nome invece mi dà modo di proseguire il racconto nel prossimo paragrafo con una delle mete più ambite dell’estate marsicana. Aielli, detto anche Borgo Universo.

Murale di Alleg a Bisegna

Il murale di Alleg a Bisegna (AQ)

Aielli e l’intuizione di Borgo Universo

Quando da un’idea di Alleg e dalla lungimiranza del sindaco Di Natale è nato Borgo Universo io c’ero e c’ero anche quando lo stesso Alleg trascrisse l’intero romanzo di Fontamara sul muro sotto la Torre delle Stelle. Non posso quindi che ricordare con piacere l’inizio di un’esperienza che in pochi anni e grazie oggi ad altri protagonisti è riuscita nel suo intento, quello di trasformare le vecchie pareti del borgo in murales disegnati da alcuni dei migliori muralisti in circolazione.

Quest’anno la “stella sulla torta” l’ha rappresentata il pescarese d’adozione Millo, che ha impreziosito ulteriormente quello che ormai è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto, visitato da centinaia di persone che, va detto, probabilmente fino a qualche mese fa non conoscevano nemmeno il nome di Aielli. Buon per il paese e per i ragazzi che ci si stanno dedicando con tutta la loro forza, perché in questo caso l’impressione è che la diga di cui si parlava prima sia un po’ più fortificata.

Millo a Borgo Universo

Il nuovo murale di Millo ad Aielli (AQ) per Borgo Universo

Mi ricordo montagne verdi

Ad Aielli ci sono passato con amici di Roma arrivati su queste terre a fare scorta di aria fresca e a ossigenarsi tra faggi e querce che crescono sui monti Simbruini e lungo la valle Roveto. Farli ripartire senza fargli godere un po’ di questo verde era però un oltraggio e allora in pochi giorni ecco in sequenza le attese arrostate e i succulenti picnic al Parco La Sponga di Canistro, alla Riserva Zompo Lo Schioppo di Morino e soprattutto sull’amatissimo altipiano della Renga (1400 metri) nel comune di Capistrello, unico luogo in cui non è previsto un biglietto di ingresso ed è possibile anche campeggiare gratuitamente se non si ha paura di cavalli e mucche al pascolo (Raccomandazione per tutti: tenere pulito in questi luoghi è un dovere. E visto che non si paga lo è ancora di più).

Altipiano-della-Renga

Altipiano della Renga, Capistrello (AQ) – Foto di Simona Fantauzzi

Marsica, due consigli culinari

Che quando si parla di amici anch’io divento campanilista lo sapete già. Potete dunque immaginare che per quanto riguarda i consigli sul dove mangiare nella Marsica verrà rispettata questa regola. Detto ovviamente che di trattorie, cucine a buon mercato e ristoranti gourmet se ne possono trovare di ogni tipo con una semplice ricerca sui siti di settore, io vorrei soffermarmi su due realtà che soprattutto d’estate possono dare il meglio di sé per le location naturali in cui sono posizionate.

Il primo è l’Agriturismo Il casale delle Biodiversità di Scanzano, gestito da Pino e dalla sua famiglia, tutti uniti dall’intento di ricreare sulle montagne nei dintorni di Tagliacozzo un luogo in cui la conservazione di vecchi alberi da frutto possa scorrere naturale come in passato. Un posto in cui godere non solo del buon cibo locale dunque, ma anche di un panorama immerso nel verde e di visite guidate accompagnati da gli animali che circolano in ampi spazi intorno all’agriturismo. Il casale di Pino, tra le altre cose, è posizionato lungo il tracciato del Cammino dei Briganti, altra iniziativa imprenditoriale turistica che negli ultimi anni sta coinvolgendo sempre più appassionati del turismo lento e da tenere in considerazione per chi ama trascorrere le proprie vacanze camminando.

Le-radici-del-gusto-degustazione

Se state cercando qualcosa di ancora più originale invece, il consiglio è quello di prenotare una degustazione durante i mesi più caldi dell’anno ai piedi del Monte Velino, presso Le Radici del Gusto di Massa d’Albe; azienda agricola di Emanuela D’Angelo, impegnata anch’essa nella riscoperta dei vecchi prodotti della terra e che sta puntando forte sulla canapa e i suoi derivati. Da due anni l’azienda produce anche una buona birra artigianale a base appunto di canapa e dell’antica varietà di grano solina dal nome Siria: piccola 0,33 leggermente costosa, ma decisamente buona! Le Radici del Gusto sono a dieci minuti dal borgo di Alba Fucens, dove poter visitare l’anfiteatro romano e le rovine di quella che è definita la Pompei d’Abruzzo. E anche in questo caso l’itinerario storico culinario è fatto!

E i libri sulla Marsica?

Lo so che il post è arrivato a un numero di caratteri ormai esagerato, ma pazientate ancora un attimo, perché per un blog che si chiama Qualche riga d’Abruzzo non è possibile non accennare anche ai libri quando si presenta una guida sulla Marsica. Detto che in altri dettagliati post avevo già parlato del Sentiero Silone che ripercorre alcuni dei passi più significativi dell’autore di Fontamara nella sua Pescina e di Padroni di niente, raccolta di storie sull’occupazione tedesca nella Marsica al tempo della Seconda guerra mondiale, quest’estate ho avuto invece modo di visitare un altro luogo speciale che spero potrà trovare presto più spazio su questo stesso blog.

Piccola-Biblioteca-Marscicana-ad-Avezzano

Uno scorcio della splendida Piccola Biblioteca Marsicana

Si tratta della Piccola Biblioteca Marsicana, ospitata per il momento all’interno di una antica credenza del Laboratorio Artigiano Ennio Gentile; una biblioteca sui generis che vuole tutelare l’ahimè scarno patrimonio bibliografico locale e allo stesso tempo offrire agli studiosi un punto di riferimento per le loro ricerche. Il merito dell’iniziativa va attribuito ai membri dell’associazione che si occupano del Laboratorio e soprattutto al giovane Alessio de Stefano, già originale autore del Filofono e curioso esploratore delle pagine scritte su e per la Marsica.

 

Bene, io credo di aver fatto il mio. Non me ne vogliano gli abitanti di paesi che non ho citato o visitato e anzi, vi invito a sfruttare la sezione commenti per inserire ulteriori suggerimenti, notizie e luoghi da visitare che spero di raggiungere presto! Vi aspetto!

Gianluca Salustri

Gianluca Salustri

Abruzzese forte e gentile. Redattore e curatore di contenuti con penna e tastiera. Dal 2006 nel mondo dell'editoria e della comunicazione. Il profilo completo lo trovi in bio.
Gianluca Salustri
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